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Ufficio stampa del CC del KKE
La Grecia deve sganciarsi immediatamente dalla guerra imperialista in Ucraina. Il governo della ND non ha alcuna legittimità a trascinare il popolo e il Paese in questo massacro
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In seguito del primo attacco effettuato dalle forze armate ucraine in una zona di confine all'interno del territorio russo con un missile ATACMS a lungo raggio, l'Ufficio Stampa del CC del KKE, riferisce quanto segue:
"Dopo il permesso degli Stati Uniti e della NATO al regime di Zelensky di usare i missili a lungo raggio della NATO contro la Russia e il successivo aggiornamento da parte della Russia della sua Dottrina Nucleare di "usare le armi nucleari nel caso in cui essa o un suo alleato venga attaccato con armi non nucleari", è ovvio che la guerra imperialista in Ucraina tra la NATO e la Russia ha raggiunto un nuovo livello di escalation e di possibile generalizzazione con conseguenze impreviste per i popoli".
A ciò si aggiungono le dichiarazioni dei rappresentanti della leadership russa, secondo cui l'uso di armi a lungo raggio contro di essa sarà considerato un attacco della NATO e comporterà ritorsioni, tra cui il bombardamento delle infrastrutture della NATO, ovunque esse si trovino.
In queste condizioni, la richiesta del disimpegno della Grecia dalla guerra imperialista in Ucraina diventa immediata, urgente e vitale. Il governo di Nuova Democrazia, che con l'accordo e il sostegno degli altri partiti euro-atlantici ha trasformato il Paese in una base USA-NATO, non può chiudere gli occhi di fronte alla reale minaccia che grava sul popolo greco. Ha una responsabilità storica. Non ha alcuna legittimità a trascinare il popolo e il Paese nel massacro della guerra per servire gli impegni con la NATO e gli interessi di settori del capitale che si aspettano nuovi grandi profitti dalla guerra e dalla distruzione che essa provoca.
Il KKE continua a lottare e prenderà ulteriori iniziative per informare il popolo su questi sviluppi, ma anche per far sì che la richiesta dell'uscita della Grecia dalle guerre imperialiste, della cessazione di tutti gli aiuti militari al regime di Zelensky e della chiusura delle basi USA-NATO in Grecia, che trasformano il Paese in un bersaglio di rappresaglie, sia una questione di preoccupazione per i lavoratori, il popolo e la gioventù nel suo complesso."
19.11.2024