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In migliaia hanno protestato contro la politica antipopolare e il coinvolgimento del paese nei piani imperialisti
Migliaia di lavoratori, disoccupati, lavoratori autonomi, contadini e giovani hanno partecipato alla grande manifestazione di sabato pomeriggio (8/9/18) organizzata dal Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) a Salonicco, manifestando con lo slogan “Il loro sviluppo significa NATO – Miseria – Guerre. Noi mettiamo al primo posto le nostre necessità”.
Con slogan, eventi, striscioni, nel concentramento di massa in piazza Aristotelous seguito poi dal corteo sotto le bandiere, i manifestanti hanno risposto in modo radicale all’intensificazione dello sfruttamento, agli inganni del governo secondo cui la Grecia sarebbe “uscita dai memorandum” e in procinto di “recuperare i diritti”, mentre l’attacco antipopolare subisce un’escalation e si intensifica il coinvolgimento del Paese nei piani USA-NATO, con enormi rischi per il popolo.
I manifestanti hanno chiarito che la soluzione non è nello sconforto, nel fatalismo e nell’attesa di un governo “filo-popolare”, bensì nella lotta di classe, militante e senza compromessi, attraverso i sindacati, con iniziative di lotta organizzate nei luoghi di lavoro, contro il governo, la NATO e l’UE, con l’indebolimento del sindacalismo padronale e una lotta che si concentri in modo radicale sulle esigenze attuali dei lavoratori e del popolo.
Con la loro partecipazione di massa, migliaia di manifestanti di Salonicco e della regione circostante hanno dimostrato contro lo Stato di polizia e il clima di intimidazione e di provocazione alimentato nei giorni precedenti da varie parti.
Una delegazione del Comitato Centrale del KKE, guidata dal Segretario Generale del Comitato Centrale Dimitris Koutsoumpas, ha partecipato alla manifestazione. In una dichiarazione rilasciata a esponenti dei media, Koutsoumpas ha ribadito:
“Oggi manifestiamo sotto le bandiere del PAME, qui a Salonicco, in uno Stato sotto il controllo della polizia e degli USA, perché siano soddisfatti i bisogni attuali della popolazione.
Nel corso degli ultimi otto anni, i governi di ND, PASOK e SYRIZA ci hanno riportati a condizioni lavorative da medioevo. Il nuovo giorno del signor Tsipras non sarà diverso dal precedente. Perché a quanto pare, le leggi del memorandum e le leggi antipopolari continueranno a esistere, il nostro popolo patirà la miseria e la disoccupazione, e nella regione verranno attuati i piani degli USA e della NATO, a cui il governo ha dato carta bianca in tutti questi anni.
E naturalmente, il popolo greco guarda avanti. Dobbiamo tutti guardare avanti. Con un KKE forte, con un movimento sindacale forte, con un’alleanza sociale possiamo realizzare tutti i cambiamenti radicali e le necessarie inversioni di rotta, portando il popolo veramente al potere, per una nuova società e una nuova economia”.
Ora, dopo il successo della manifestazione del PAME alla Fiera Internazionale di Salonicco, il testimone delle mobilitazioni di massa passa alle manifestazioni che i sindacati e le organizzazioni stanno preparando in Attica per giovedì 13 settembre ad Atene, al Pireo e nell’Attica orientale.
10/09/2018
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
10.09.2018