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I fascisti saranno schiacciati dalla lotta popolare
In occasione del quinto anniversario dell'assassinio del giovane musicista Pavlos Fissas, martedì 18/09/18, a Keratsini, sul luogo del suo omicidio, sindacati e organizzazioni di massa del Pireo hanno organizzato una grande mobilitazione.
Kostas Mitilinou, Segretario Generale del Sindacato dei lavoratori metallurgici in Attica e dei lavoratori dei cantieri navali della Grecia, è intervenuto all'incontro, dichiarando, tra l'altro che:
"Oggi, 18 settembre, sono passati cinque anni dal giorno in cui Pavlos Fissas è stato ucciso dall'organizzazione criminale nazista, Alba dorata.
Siamo qui oggi per onorare la sua memoria, ma anche per lanciare ancora una volta il messaggio a quelli che vorrebbero terrorizzare, spezzare, schiacciare e imbavagliare la classe operaia per trarne vantaggio, che il loro sogno non si avvererà mai.
Finché ci sarà un movimento operaio di classe, finché ci sarà lo sfruttamento, i lavoratori sconfiggeranno sempre la paura e risponderanno a qualsiasi attacco.
Questo atto criminale inedito per brutalità fa parte di un'azione collettiva, organizzata e guidata da apparati centrali, regionali e locali, con conseguenti morti, feriti, tentati omicidi e altri reati.
Pochi giorni dopo un'imboscata omicida pianificata dalla banda nazista contro i sindacalisti comunisti nella zona dei cantieri navali di Perama, interpretando il lavoro più sporco del sistema di sfruttamento contro i diritti dei lavoratori e costruendo un muro di protezione per i profitti dei datori di lavoro, uccisero Pavlos Fissas.
Hanno assassinato il figlio di una famiglia popolare che, con le sue canzoni, denunciava la natura criminale di Alba dorata e chiedeva di isolare e fronteggiare l'organizzazione fascista nei quartieri del Pireo (...)
I lavoratori devono trarre insegnamenti chiari. I fascisti di Alba Dorata sono i bulli del sistema, sono nemici degli operai, dei nostri diritti, delle nostre lotte.
Si battono per distruggere il movimento di classe in ossequio a quel che vogliono i grandi imprenditori, gli armatori e il capitale.
Vogliono che gli operai restino a testa china a produrre in silenzio i loro profitti. (...)
L'unica strada percorribile è l'organizzazione della nostra lotta attraverso il PAME e le organizzazioni sindacali di classe.
L'esperienza dei metalmeccanici nella zona, quella dei portuali in "COSCO" e altre esperienze, mostrano la strada.
Combattiamo per diventare padroni del nostro stesso lavoro.
I lavoratori, i disoccupati devono isolare i fascisti di Alba Dorata, cosicché non abbiano più nessun posto dove andare".
Una nota dell'Ufficio stampa del CC del KKE sui cinque anni dall'assassinio di Pavlos Fissas, dichiara che:
"Cinque anni dopo l'assassinio di Pavlos Fissas, il processo - per questo caso, ma anche per altri crimini - non è ancora terminato, e i nazisti di Alba Dorata vagano liberi nonostante le numerose e schiaccianti prove che dimostrano il carattere criminale e nazista di questa struttura.
In tutti questi anni, è diventato ancor più evidente agli occhi del popolo e della gioventù che tali forze reazionarie e fasciste sono prodotte dal sistema marcio che li utilizza in vari modi. Sono incoraggiate dall'ideologia e dalla pratica anticomunista dell'UE, sostenute da sezioni del capitale e da centri imperialisti che non esitano nemmeno a sostenere tali forze per promuovere i loro piani (ad esempio in Ucraina).
In particolare queste forze vengono utilizzate dal sistema per deviare l'insoddisfazione e la rabbia causate dalla politica antioperaia e antipopolare dei governi e intrappolarla nel razzismo e nel fascismo, in modo che il vero nemico rimanga al riparo.
Ecco perché, cinque anni dopo, la lotta degli operai e dei giovani deve essere rafforzata: non solo per isolare Alba Dorata ma per rovesciare il sistema che sostiene e nutre questi criminali".
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
19.09.2018