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Iniziativa Comunista Europa: Manifestazione Anti-NATO a Varsavia - contributo KKE

L'Iniziativa comunista europea, ha tenuto un evento a Varsavia in concomitanza al vertice NATO. Il tema dell'iniziativa è stato: "La NATO e l'UE sono una minaccia permanente per i popoli. La via d'uscita è nella lotta per la pace, per i diritti sociali, per il socialismo"..

11 Partiti hanno partecipato all'evento: il PC di Grecia (KKE), il Partito dei lavoratori d'Irlanda, il PC Italia, il Partito operaio ungherese, il movimento di "Resistenza popolare Moldova", il PC di Norvegia, il PC di Polonia, il PC della Slovacchia, il PC dei Popoli di Spagna, il PC di Svezia e il PC Turchia.

Giorgos Marinos, membro dell'Ufficio Politico del CC del il PC di Grecia, ha guidato la delegazione del KKE a Varsavia.

Nel seguito l'intervento di Giorgos Marinos:

«Cari compagni,
Ringraziamo il PC della Polonia per aver sostenuto il presente evento voluto dall'"Iniziativa comunista europea" a Varsavia per denunciare la NATO, organizzazione criminale e imperialista il cui vertice si sta svolgendo in questi giorni per decidere nuove pericolose misure contro i popoli che renderanno più vicina una guerra imperialista generalizzata.

Qui, nella capitale della Polonia il 14 giugno 1955 è stato firmato il Patto di Varsavia, l'alleanza politico-militare dei paesi socialisti (fondata nel maggio dello stesso anno) che costituiva una grande forza per la pace contro l'aggressività imperialista e che diede un notevole contributo alla causa dei popoli, smentendo i calunniatori e detrattori della storia.

Denunciamo l'anticomunismo e le persecuzioni del governo polacco contro il PC della Polonia e i suoi compagni che stanno cercando in condizioni molto difficili di difendere la classe operaia, la causa del socialismo e la verità storica.

Ringraziamo tutti i partiti comunisti e operai che partecipano alla manifestazione di oggi e vogliamo sottolineare che la presenza dell'"Iniziativa comunista europea" a Varsavia è un significativo passo internazionalista in armonia con la volontà dei popoli che condannano la NATO nella loro coscienza.

Cari compagni,
Dobbiamo informare i giovani e i lavoratori che la NATO è l'apparato politico-militare formato dagli Stati Uniti e dall'imperialismo europeo nel 1949, al fine di minacciare e minare l'Unione Sovietica, che dopo aver dato il contributo decisivo alla vittoria contro il nazismo emerse dalla seconda guerra mondiale con grande prestigio, proseguendo con successo la costruzione del socialismo in una nuova realtà europea, dove un gran numero di stati ingaggiavano la lotta per il potere operaio e per spianare la strada per la costruzione del socialismo.

Per decenni la NATO, basandosi sulla macchina militare degli USA e degli stati capitalisti europei, molti dei quali erano membri della CEE, ha operato come forza controrivoluzionaria, come gendarme del capitalismo contro la lotta operaia e popolare, veicolando guerre imperialiste, interventi e colpi di stato in molte regioni del mondo.

Dopo il rovesciamento del socialismo e le controrivoluzioni, essa si è adattata alle nuove condizioni. La linea strategica che segue cerca di spianare la strada ai monopoli statunitensi ed europei, intervenendo in modo decisivo nella concorrenza interimperialista con la Russia e la Cina, con le nuove alleanze capitaliste come i BRICS, per il controllo dei mercati e delle risorse naturali.

Anno dopo anno, studiando e utilizzando l'esperienza degli interventi e delle guerre imperialiste, la NATO affina e migliora la sua strategia e la sua tattica, forma nuove strutture militari, modernizza l'arsenale e i suoi sistemi di armi nucleari e convenzionali.

Negli ultimi anni, la NATO ha adempiuto il proprio ruolo micidiale nelle guerre imperialiste in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Siria e Libia. I suoi Stati membri intervengono in Africa e in altre regioni. Espande le sue basi militari nei Balcani, in Europa centrale e orientale, stabilisce nuovi centri di comando, crea infrastrutture pericolose in Europa, comprese quelle relative allo stoccaggio di armi nucleari.

Una prassi caratteristica seguita dalla NATO per giustificare la sua attività criminale è la creazione di pretesti al fine di manipolare le forze popolari e preparare il terreno per gli interventi e le guerre imperialiste.

La NATO però non si limita solo all'elaborazione e alla presentazione di pretesti, ossia di false informazioni relative a scontri, oppure sul possesso di armi biologiche o chimiche, sul terrorismo, ecc. La prassi si estende anche all'uso di provocazioni e di organizzazioni criminali, come i "talebani" e lo "Stato islamico", creazioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

Queste organizzazioni che talvolta divengono autonome oppure che continuano ad avere canali di comunicazione con i meccanismi degli Stati Uniti e della NATO, sono usate ancora una volta come pretesti per nuovi interventi nel quadro di un sempre più pericoloso circolo vizioso antipopolare.

Una caratteristica fondamentale dell'attività della NATO è la sua espansione in tutto il mondo. Con l'adesione del Montenegro come 29esimo membro, la NATO ha acquisito una posizione forte nei Balcani e in generale tenta di diffondere i suoi tentacoli ovunque.

La NATO stabilisce varie forme di alleanze, a cui assegna nomi di fantasia come "Partenariato per la pace" o "politica di vicinato" con i paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo Persico, e forma relazioni speciali con paesi come l'Ucraina, la Georgia, la Svezia e la Finlandia.

Ha siglato accordi con il Giappone, la Corea del Sud, l'Australia, la Nuova Zelanda, gli stati latino-americani, ecc. Negli ultimi anni ha lavorato al pivot degli Stati Uniti in Asia-Pacifico e il dispiegamento di significative forze militari nella regione nel quadro della sua concorrenza con la Cina.

L'esperienza della NATO derivante dagli interventi e dai molti anni (precedenti) di occupazione soprattutto in Afghanistan e in Iraq è stata codificata nella dottrina strategica decisa in occasione del vertice di Lisbona del 2010. Su questa base, è stata rafforzata la strategia per la formazione di Forze di intervento rapido e sono state poste le basi per la creazione di uno scudo missilistico, con il pretesto di fronteggiare il programma nucleare iraniano.

Questo corso è proseguito nel vertice del Galles del 2014, indirizzando l'alleanza predatoria della NATO verso l'Europa centrale e orientale, i paesi baltici, pur mantenendo il suo "interesse" in Medio Oriente e Nord Africa.

Oggi, il vertice di Varsavia sta elaborando, tra l'altro, l'esperienza degli ultimi anni alla luce delle guerre imperialiste in Siria, Libia e il conflitto in Ucraina, considerando l'aspetto specifico dell'acuirsi delle contraddizioni e degli antagonismi con la Russia.

Su questa base, il vertice pianificherà le attività della NATO per il prossimo futuro e rafforzerà i progetti già in corso, adottando le seguenti misure supplementari:

- La concentrazione e il trasferimento di forze militari di pronto intervento in paesi confinanti con la Russia, il completamento dell'installazione e la messa in opera del cosiddetto "scudo missilistico" con basi in Romania e Polonia, il supporto navale e le infrastrutture più in generale connesse all'uso di armi nucleari in uno scontro distruttivo.

- La creazione e il rafforzamento di una presenza permanente della NATO nel Mar Nero, nel Mar Egeo e nel Mediterraneo, per gli ultimi due con il pretesto di controllare i flussi di rifugiati che sono causati e rinforzati dalle guerre imperialiste e dalle loro conseguenze dolorose a spese dei popoli.

In pratica, la presenza della NATO in queste regioni è collegata alla continuazione delle operazioni militari in Siria, alla preparazione di un nuovo intervento in Libia e allo stretto monitoraggio delle mosse militari e degli obiettivi politici russi.

Un altro problema fondamentale per il vertice di Varsavia sarà il rafforzamento della cooperazione militare della NATO con l'UE, al fine di servire il loro obiettivo comune, nonostante le contraddizioni manifeste, di promuovere gli interessi dei monopoli degli Stati Uniti e europei.

La cooperazione della NATO con l'apparato politico-militare FRONTEX è data per acquisita. Questo apparato in uso da parte dell'UE nell'Egeo per controllare le frontiere è in procinto di essere sostituito da un apparato più forte - la Guardia costiera e di frontiera europea - con la possibilità di intervenire negli affari interni e nell'attività degli stati membri e persino in contrasto con le decisioni dei governi nazionali.

Gli interventi imperialisti attraverso FRONTEX e la Guardia costiera e di frontiera europea, sono promossi per le altre regioni come esempi di cooperazione NATO-UE, mentre le forze della NATO nel Mediterraneo e in Libia cooperano anche con la missione militare dell'UE, denominata SOPHIA, e si sta preparando un nuovo intervento in Libia, con il pretesto di affrontare i jihadisti e sostenere il governo libico.

22 dei 29 stati membri della NATO, sono membri dell'UE. L'apparato NATO rimane il maggiore pilastro militare di appoggio per le operazioni euroatlantiche, ma allo stesso tempo, l'Unione europea segue anche il proprio corso autonomo e sta formando un proprio apparato militare.

Questo processo probabilmente dipenderà dagli sviluppi in Gran Bretagna e dal suo rapporto con l'UE, visto che il 50% della spesa militare dell'UE proviene dal bilancio britannico.

In ogni caso, la Gran Bretagna svolge e continuerà a svolgere un ruolo importante per l'alleanza predatoria della NATO dopo il risultato del referendum (BREXIT); fintanto che la proprietà capitalistica dei mezzi di produzione e il potere borghese rimangono in piedi, lo stato e il governo lavora contro gli interessi degli inglesi e degli altri popoli.

Gli sviluppi sono molto pericolosi, le contraddizioni e gli antagonismi interimperialisti costituiscono la base per le guerre e corroborano la nostra preoccupazione per il pericolo di un conflitto militare generalizzato.

Il nostro partito denuncia la linea politica dei partiti borghesi e dei governi, di ND, PASOK e SYRIZA, che coinvolgono il nostro paese negli antagonismi interimperialisti e lo integrano ancor più profondamente nelle alleanze predatorie imperialiste della NATO e dell'UE.

Prendiamo atto che il sedicente governo di sinistra SYRIZA, che ha deliberatamente favorito false aspettative tra la nostra gente, sta seguendo il percorso classico di un partito socialdemocratico, gestendo il capitalismo, rappresentando e promovendo gli interessi del grande capitale e da questo punto di vista perseguendo la "valorizzazione geostrategica del paese".

In un momento in cui il nostro popolo soffre a causa della povertà, il governo SYRIZA-ANEL continua la tradizione dei governi ND e PASOK e spende oltre 4 miliardi di euro all'anno - ossia il 2,38% del PIL - per le necessità della NATO, seconda solo agli Stati Uniti in termini di percentuali sul PIL. L'importo totale speso dai governi greci nel periodo 2009-2016 (il periodo della crisi capitalista) è calcolato attorno 38,8 miliardi di euro e questo è un grosso scandalo.

Il governo SYRIZA-ANEL ha reso disponibili la base di Suda a Creta, altre basi e centri di comando euro-atlantici per garantire il successo delle operazioni a guida NATO, USA e UE.

Il KKE combatte quotidianamente contro la NATO e l'UE, contro le guerre e gli interventi imperialisti, chiede che non ci sia alcun coinvolgimento greco in questi piani, chiede il ritorno delle forze militari greche che si trovano all'estero in missione imperialista.

La lotta nel suo complesso diventerà più efficace nella misura in cui, attraverso il contributo guida dei comunisti in tutto il mondo, saranno rafforzati il movimento operaio e popolare acquisendo un orientamento antimonopolistica e anticapitalista con lo scopo di sradicare le cause profonde che danno origine alle guerre, alla povertà, alla disoccupazione e ai rifugiati.

Gli sviluppi richiedono il rafforzamento della lotta della classe operaia, la classe principale della società, in coordinamento e alleanza con gli strati popolari oppressi per rovesciare la barbarie capitalista, per conquistare il potere operaio in vista della costruzione del socialismo, del disimpegno dalla NATO e dalla UE e la creazione di una forma superiore di relazioni internazionali basata sul reciproco vantaggio e gli interessi dei popoli.

L'"Iniziativa comunista europea" sin dal primo giorno della sua fondazione ha formato un fronte contro la NATO e l'UE e programma nuovi interventi nel prossimo periodo, che si concentreranno in particolare sulla rimozione delle basi euro-atlantiche in ciascun paese».

I rappresentanti dei PC della "Iniziativa comunista europea", nel quadro della loro presenza e mobilitazione a Varsavia contro la NATO, partecipano con un loro spezzone alla manifestazione anti-NATO del Consiglio Mondiale della Pace a Varsavia il 9/7.

 

 

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare


11.07.2016